Dintorni


La città di Cantù è uno dei principali centri della Brianza e gode di dintorni veramente interessanti.
A pochi minuti a piedi si può ammirare il complesso romanico della Basilica di Galliano e  dell’adiacente Battistero.
Basilica di Galliano
Nel 1007 Ariberto d’Intimiano, futuro ed autorevole vescovo di Milano, a seguito del rinvenimento dei corpi di tre santi locali Adeodato, Manfredo e Savino decise di eseguire ulteriori lavori conferendo alla chiesa l’aspetto attuale. A lui si devono infatti la costruzione della cripta, l’innalzamento del presbiterio e gli affreschi dell’intera navata centrale e del catino absidale.
All’esterno si presenta con una semplice facciata, realizzata in ciottoli e pietre grezze.
All’interno si conserva il più vasto ciclo di affreschi murari eseguiti nel XI secolo dell’intero nord Italia.
L’altro gioiello architettonico è rappresentato dal battistero di San Giovanni Battista, eretto verso la fine dell’XI secolo. Si presenta come un’imponente e massiccia struttura a pianta cruciforme e presenta anche una galleria, ancor oggi percorribile grazie a due scale.
A circa 15 minuti si raggiunge il capoluogo di Provincia, che non ha bisogno di commenti. L’immagine qui sotto la ritrae da Brunate, un’altra località che vale proprio la pena di visitare, raggiungibile in funicolare.
Como visto da Brunate
Piazza del Duomo col Broletto

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Il teatro sociale

teatro sociale

 

Non dimenticate di visitare Villa Olmo. Edificata nel XVIII secolo,  è tra i principali simboli della città di Como ed è sede prestigiosa di mostre, manifestazioni e convegni.
Villa Olmo
Non solo cultura: il lago di Como è famoso nel mondo

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E le sue montagne (sullo sfondo la Grigna)

montagne

Infine non potete non gustare i locali missoltini

missoltini

I missultitt (singolare missultin), in italiano missoltini, sono una specialità del Lago di Como che nasce dalla necessità della conservazione del pesce che è particolarmente abbondante nella stagione primaverile. Si tratta degli agoni. La parola deriva probabilmente da come sono prodotti, cioè messi in un recipiente, una volta un tino, e tenuti sotto pressione finché perdono il loro olio, dopo averli salati ed essiccati.

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